16/12/2014NUOVA CULLA
Maria Campanelli - Torino
Davanti al cupo panorama
dei giorni nostri
nemmeno i flauti,
strumenti noti dall’antichità,
sanno esprimere suoni di gioia.
Sullo sguardo apprensivo
e affaticato d’ogni uomo
leggiamo sconfitte e fallimenti
e sul viso emaciato d’un bambino
fame e smarrimento.
A Betlemme “casa del pane”
neppur la tenda dei pastori
può restare.
Paure,rovine e spari
fan da padroni.
Il Bimbo nascerà,e
la sua culla non avrà
nastri e merletti,
nè fiori e perline,
ma tanti brillanti,
fatti di lacrime
di bimbi in fuga.
Eppur la Stella della Natività
brillerà. Per chi?
Per quei pochi che seminan pace.