Poesie tratte dal libro di Loreta N. Giovanni Paolo II Subito Santo
Loreta N. - Foggia
L'Eucarestia
È la vera salvezza della nostra anima,
è alto concentrato di somma dolcezza,
è santa letizia e rinnovamento
di un cuore in ascesa nel distacco.
È il vero cibo della giornata,
caro e ricercato, ritrovato,
è la forza e la risposta al tuo mondo,
è la luce, il conforto, la sapienza.
Contiene la Presenza divina,
che chiama, che invita,
che parla, che rinforza,
viene a dimorare nella tua vita.
Essa è l'olio che ti lubrifica,
ti fa rinascere, ti fa cambiare;
non sei più tu a vivere,
ma Egli viene in te e ti trasforma.
È da sperimentare, vi assicuro,
si potrà ricevere solo l'Amore;
è ricchezza, ti cambierà costantemente,
non si potrà fare più a meno dell'Eccelso.
Il Santo Papa ha invitato tutti al banchetto,
ha portato chiunque all'Eucarestia,
salvezza dei potenti, della Chiesa,
dispensatrice di un Bene così profondo.
Egli ha raccolto l'umanità intera
intorno al Mistero consacrato,
cibo spezzato e donato
per noi figli, fratelli dell'universale famiglia.
Gesù nell'Eucarestia ti fa partecipe
della sua esperienza e divinità,
ti elegge ad essere sua creatura
col carisma di essere suo discepolo coerente.
Ti vuole solo donare l'Amore-Missione,
ha bisogno di te, della tua salvezza,
ti vuole un angelo pieno di ardore,
buono, devoto, un cristiano della comunità.
Non può non pensarti, non aver premura,
non può stancarsi, ti pensa sempre,
si prende cura della tua individualità,
senza di te non potrebbe esistere perché troppo ti ama.
All’anziano
A mia suocera Grazia
Sei presso una casa di riposo,
tu mia madre acquisita.
Ci sei pervenuta per tua volontà,
l’hai chiesto ed ottenuto.
Hai notato di non farcela più da sola,
sofferente per l’incalzante malattia,
non hai potuto più servire,
ma sei stata bisognosa di chi ti aiutasse.
Hai preferito stare con i tuoi coetanei
nel tuo paese natio, di ricordi pieno.
Hai invitato me ad accorgermi dei tuoi bisogni,
delle tue debolezze, del tuo mondo.
All’inizio sono rimasta pensosa,
perché vedere una sola categoria
messa tutta insieme con tante difficoltà
fa soffrire, fa scoprire la comune fragilità.
Ti ho conosciuto e amato, o anziano,
ho fatto esperienza dite con un incontro.
Ho capito che hai preso il mio cuore,
mi sono sentita subito attratta da te.
Ho voluto animare la S. Messa,
detta per voi dal caro Padre Orazio.
Ogni sabato ho sentito la necessità
della visita, dello scambio e del dono.
Non avrei mai pensato che mi potesse
succedere questo, il miracolo della trasformazione,
non ho mai pensato a voi, mentre siete voi stessi
una parte fondamentale per noi.
Siete il nostro futuro, la nostra dimensione,
la nostra speranza, le nostre preghiere,
pur avendo bisogno di noi,
siete voi ad arricchirci.
Ci donate sorriso e ringraziamenti,
ci commuovete con la vostra umiltà,
per insegnare proprio a tutti
l’atteggiamento amorevole di bontà.
Vi dico grazie per tutti gli insegnamenti,
carichi di tanta umanità vera,
che fa ricordare ad ogni uomo i bisogni
primari, inconfondibili di tanta carità.
Il tuo bacio, Lucia, sulla mia mano
mi ha emozionata: ero, fortemente,
io ad avere la necessità di te, di attingere da te,
per stringerci insieme nelle comuni debolezze.
Le fortezze fanno meditare che la fratellanza,
l’amore vicendevole, il servizio comune,
la visitazione, la condivisione, l’alleanza
sono le fonti per vivere bene insieme.