17/04/2012DON BOSCO AGRO-MECHANICAL TECHNOLOGY CENTER - FILIPPINE
Luigi Parolin Salesiano - Legazpi City - Filippine
Rev. mo Don Ferdinando,
Tanti saluti dalle Filippine, dai giovani e dai Salesiani.
Sono un Salesiano laico. Mi trovo nelle Filippine da circa 50 anni e ho sempre lavorato nei centri professionali per insegnare ai giovani un mestiere e per prepararli ad assumere le proprie responsabilità nella vita, in famiglia e nella società.
La popolazione filippina conta più di 93 milioni di persone con un aumento di circa un milione e mezzo all’anno. La maggioranza della popolazione è impiegata in agricoltura. Una buona parte del suolo è collinoso con piante di noce di cocco. Il guadagno degli agricoltori è basato sulla vendita delle stesse. Gli agricoltori non sfruttano il terreno sottostante e i proventi dalla vendita di noci non sono sufficienti, anche perché il numero di piante è costante mentre la popolazione aumenta. In tale modo la situazione di povertà peggiora senza alcuna speranza di miglioramento.
Il vescovo locale ci ha offerto l’uso di circa 13 ettari di terreno in collina coltivata a noci di cocco. Analizzando le condizioni socio-economiche della gente locale, abbiamo individuato alcuni problemi da affrontare, come la mancanza di una programmazione agricola per terreno collinoso (cosa e come piantare); mancanza di attrezzatura di base; insufficienza di capitale iniziale; incapacità gestionale e di mercato.
L’affrontare questi problemi è divenuto il nostro obiettivo. Se vogliamo assistere gli agricoltori, dobbiamo aiutarli a crescere partendo dalla formazione. Sapendo che gli adulti sono in parte scoraggiati e delusi, il nostro lavoro e la nostra speranza è lavorare con i giovani, figli e figlie degli agricoltori.
Con l’assistenza economica della Conferenza Episcopale Italiana e della Germania, abbiamo costruito degli edifici e procurato delle attrezzature.
Nel Giugno 2001, è stato inaugurato ufficialmente il “DON BOSCO Agro-Mechanical Technology Center di Legazpi City”.
Gli studenti sono figli e figlie di famiglie povere delle zone rurali, che partono dai 17 anni di età. Sono stati organizzati un corso di agricoltura che comprende agronomia di base e allevamento di animali, uno di meccanica Agricola e un corso di elettrotecnica per coloro che non intendono rimanere nella farm (fattoria). I corsi hanno la durata di un anno nel Centro e 5 mesi di “stage” o apprendistato in diverse buone aziende o ditte del territorio.
Oltre ad offrire tre corsi di formazione, il nostro sforzo maggiore è indirizzato allo sviluppo e alla ricerca di prodotti agricoli da coltivare nel terreno sotto le piante di cocco e proporre un sistema agricolo più adatto a tale condizione.
Abbiamo deciso di allevare animali, in particolare pollame e maiali da ingrasso, poiché in pianura tutto il terreno è coltivato a riso.
Nel Centro abbiamo adottato questa scelta da qualche anno e attualmente alleviamo un migliaio di galline da uova, polli e più di cento maiali. Per diminuire il costo dell’alimentazione animale, il Centro utilizza un mulino per la macinazione del granoturco nella preparazione del mangime.Tra i diversi prodotti agricoli oggi coltiviamo granoturco, manioca, ortaggi e piante da frutto. Da anni pratichiamo agricoltura biologica poiché, oltre ad essere più economica, migliora le condizioni del terreno e migliora la qualità dei prodotti stessi. Da notare che il lavoro agricolo in collina è più difficile e meno redditizio.
Abbiamo iniziato anche altre attività, come la coltivazione della soia quale alimento importante nella composizione della miscela alimentare degli animali. Tutto ciò richiede più ricerca, attrezzatura, tecnologia e capitale, ma porta anche molti benefici agli agricoltori. Invece di importare la soia, vogliamo coltivarla localmente creando molto lavoro e guadagno per gli agricoltori e diminuire il costo di produzione della miscela.
Il corso di Meccanica Agricola comprende: saldatura elettrica con carpenteria meccanica; riparazione e manutenzione di motori a scoppio a un cilindro e motociclette; riparazione, manutenzione e utilizzo di attrezzature meccaniche-agricole. Il corso di elettrotecnica comprende impianti domestici e commerciali; manutenzione di condizionatori d’aria.
In questi ultimi anni abbiamo avuto circa 180 studenti all’anno. Il numero totale di diplomati nei dieci anni è di circa 1.100. La percentuale di impiego per i 3 corsi è buona, del 75-85%.
Per noi Missionari il miglioramento della condizione economica della gente povera, mediante la formazione professionale, è essenziale, ma diamo la stessa importanza anche alla loro formazione umana, sociale e morale. I giovani vedono ciò che facciamo per loro, vedono che li amiamo sinceramente, quindi apprezzano e molto volentieri accettano i valori morali che insegnamo loro. I valori trasmessi li guidano a diventare “onesti cittadini e buoni cristiani” come diceva Don Bosco. Infatti uno dei compiti dei Salesiani-missionari-educatori, è quello di creare un ambiente educativo dove i giovani apprendono i valori morali, sociali e umani, e il personale stesso con l’esempio di vita diventa un riferimento. L’ambiente ha un forte influsso sui giovani. Certo questo comprende lezioni che stimolano la crescita personale, sociale e spirituale. Diamo anche molta importanza alla formazione professionale, educativa e morale del personale docente poiché i giovani vedono come i valori che insegnamo loro sono praticati nella vita dei loro insegnanti (maggioranza del personale sono ex-allievi salesiani).
Non è difficile notare i buoni risultati raggiunti dai giovani diplomati, dal loro comportamento sia in famiglia che in società e nel lavoro. I datori di lavoro hanno molta fiducia dell’onestà, della responsabilità e dell’impegno dei nostri diplomati. Per il fatto che i diplomati si sentano “fieri” di essere ex-allievi di Don Bosco, pensiamo che apprezzino e vivano con serenità l’educazione ricevuta.
Personalmente, provo molta soddisfazione nel vedere che gli anni trascorsi nella gestione di centri professionali per i giovani poveri, nell’insegnamento e nella loro preparazione per un impiego e per la vita in famiglia e società, hanno dato buoni risultati. “Valeva la pena” di spendere la vita per loro, per togliere i giovani dalla schiavitù della povertà economica, sociale e morale, offrendo loro una vita più degna a persone umane. Sviluppando il senso di responsabilità sociale e Cristiana, con il loro buon esempio e azioni, diventano “leader” nell’ambiente in cui vivono.
È consolante vedere come gente comune, persone e piccole associazioni, desiderano condividere questo ideale con noi missionari e attraverso noi missionari loro stessi contribuiscono nel migliorare le condizioni di vita di tanti giovani e delle loro famiglie.
Questo lavoro, sia dal lato tecnico come sociale-umano, deve continuare, migliorare ed estendersi gradualmente per coinvolgere molti altri giovani. Apprezziamo un aiuto per migliorare le attrezzature delle officine e della fattoria, la coltivazione e trattamento della soia, borse di studio poichè gli studenti pagano pochissimo. La gente (e il governo) conta molto sul Don Bosco, nutre molte speranze. Non possiamo deludere tale fiducia e aspettative.
Prego il Sacro Cuore e San Giovanni Bosco che ci diano più fede e forza di continuare questo cammino a favore dei giovani poveri.
Accettate i Saluti di noi Salesiani presenti in questo Centro, del personale e dei giovani stessi. Che il Sacro Cuore benedica i giovani delle Filippine e vostre famiglie.
Luigi Parolin
Salesiano
parolinluigi@gmail.com
Guarda il documentario del Don Bosco Legazpi