Nome: LEONARDO
Su di lui sono state scritte molte Vite, ma le notizie sicure sono poche. Una cosa sembra certa, ed è che nel sec. XI, Leonardo, il quale doveva esser stato un eremita di Limoges, in Francia, vissuto tra il VI e il X secolo, era invocato dai prigionieri e riscuoteva un culto assai sentito. L’affluenza dei pellegrini al suo sepolcro con le relative abbondanti offerte aveva consentito la formazione di una grande comunità religiosa attorno a cui si era raggruppata un’attiva cittadina, Nobiliacum, poi Saint-Léonard-de-Noblat, dedita al commercio e favorita di speciali immunità . Comunque la diffusione della Vita accrebbe a dismisura la popolarità del Santo in tutta l’Europa, specialmente in Baviera, in Austria e in Svevia. Una nuova Vita con una più ampia raccolta di miracoli fu composta da Waleramno vescovo di Naumburg in Sassonia (m.1111), “multis verbis, paucis rebus” (molte parole, pochi fatti). Altre raccolte di miracoli si ebbero nei secc. XIII-XV ad opera del monaco Eberardo. Innumerevoli chiese e cappelle furono erette in ogni parte d’Europa in onore di S. Leonardo - si parla di non meno di seicento - e il suo nome ricorre frequente nella toponomastica e nel folklore. Particolare devozione riscosse all’epoca delle crociate e tra i devoti si segnalò il principe Boemondo d’Antiochia che, preso prigioniero dagli infedeli nel 1100, attribuì la sua liberazione nel 1103 al santo e, tornato in Europa, donò al santuario di Saint-Léonard-de-Noblat come ex voto, delle catene d’argento simili a quelle di cui era stato caricato durante la prigionia.
In Italia degna di particolare menzione è la chiesa di S. Leonardo di Siponto, di stile romanico-pugliese con ricco portale (sec. XI-XII) presso la quale sostavano i pellegrini diretti a S. Michele al Gargano o in Terra Santa. Patrono dei prigionieri Leonardo è invocato come patrono anche dai fabbricanti di catene, di ceppi, di fibbie e fermagli e di arnesi affini e come protettore contro i briganti. In Belgio è patrono dei minatori del bacino industriale di Liegi.