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Il Santo del giorno

 

Dicembre 2024
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3 Dicembre

Nome: FRANCESCO

S. FRANCESCO SAVERIO Sacerdote (1506-1552)

 

Nacque in Navarra (Spagna) nel 1506, figlio di ricca e nobile famiglia. Suo padre, che era docente all’Università di Bologna, lo avviò a Parigi a studiare alla Sorbona, in vista di un avvenire brillante. Lì, incontrò Ignazio di Loyola, che lo interrogò sul significato ultimo dell’esistenza: “Presto dovremo rendere conto di tutto a Dio. E poi?”. Il 15 agosto 1534, Francesco Saverio, Pietro Favre e Ignazio di Loyola e altri quattro studenti, attirati dall’ideale di offrirsi a Dio per sempre, fecero voto di consacrarsi alla vita apostolica in obbedienza, castità e povertà. Era nata, grazie all’iniziativa di Ignazio e alla generosità di quei giovani, primo tra tutti Francesco Saverio, la Compagnia di Gesù (= i Gesuiti). Ordinato sacerdote a Venezia, raggiunse Ignazio a Roma e collaborò con lui alla redazione delle Costituzioni della nuova Congregazione. Quindi nel 1541, a 35 anni, partì per la missione nelle Indie orientali, portando con sé soltanto il Breviario e la corona del Rosario. Giunto a Goa, capitale civile e religiosa dell’impero portoghese, si occupò dell’evangelizzazione dei coloni e degli abitanti della città, in primo luogo dei fanciulli, che con il catechismo e con la preghiera conduceva alla fede cattolica. Non bastandogli Goa, spesso si imbarcava per le isole più sperdute: Cochin, Malacca, poi Ceylon, le Molucche, seminando dovunque il Vangelo, con frutti grandi di conversioni... Nel 1549, partì per il Giappone, dove costituì una piccolo comunità cristiana. Di lì, tentò di raggiungere la Cina, ma a Singapore, cadde ammalato. Consumate tutte le sue energie nella missione di portare Gesù Cristo ai fratelli, morì, in quasi totale solitudine, all’alba del 3 dicembre 1552, a soli 46 anni. Era stato un infaticabile e indomito missionario di Gesù Cristo: “Se - diceva - in quelle isole ci fossero miniere d’oro, i cristiani vi si precipiterebbero, ma le anime quanto valgono più dell’oro!”. Per il suo ardente spirito apostolico, per il suo desiderio di voler conquistare a Cristo il mondo intero, è stato canonizzato da Gregorio XV nel 1622, e nel 1927, è stato scelto da Pio XI come patrono delle missioni, insieme a S. Teresa di Gesù Bambino.