Nome: ROMOLO, REMO
San Romolo Vescovo della città di Genova, nel V secolo, è ricordato per la sua grande fede e per la sua incommensurabile carità . Già in tempi antichissimi, perciò, la sua sepoltura fu onorata dai Genovesi, e molti miracoli furono attribuiti all’intercessione del vescovo della Regina del Tirreno. Nel X secolo, quando i Saraceni minacciarono Genova dal mare, il Vescovo Sabatino trasferì temporaneamente la sede episcopale nella cittadina chiamata allora Villa Matutiana, nella riviera di ponente. E si portò dietro, devoto simbolo delle più illustri tradizioni di Genova cristiana, la reliquia di San Romolo. Da allora, perciò, Villa Matutiana mutò nome, e in onore dell’antico Vescovo genovese venne detta San Romolo.
Con il passare del tempo, il nome fu deformato in quello di San Remo, nel nome cioè del fratello di Romolo il quale, sempre secondo la leggenda, venne, per gelosia, ucciso dal fratello fondatore della città di Roma. E ormai quasi nessuno ricorda che la città di San Remo, celebre per la dolcezza del suo clima e la ricchezza dei suoi fiori, si chiamava un tempo San Romolo, in onore di un vecchio vescovo genovese. Remo ha prevalso dunque su Romolo; una sopraffazione pacifica. Sulle rive del Tevere, Romolo aveva cancellato, con il sangue, il nome del proprio fratello, Remo. Sulle rive del mar ligure, invece, la situazione si sarebbe invertita e il nome Remo ha cancellato quello di Romolo. Si dice San Remo, ma le reliquie conservate nella cattedrale sono di San Romolo.