Nome: SABINO, SAVINO
C’è un San Sabino venerato in Puglia, come Vescovo dell’antica diocesi di Canosa, e come legato pontificio a Costantinopoli, al tempo del grande Imperatore Giustiniano, nel VI secolo. C’è poi un San Sabino di Brescia, Martire insieme con il fratello, San Cipriano. Catania onora un San Savino Vescovo dell’VIII secolo. Celebre è il San Sabino Martire di Spoleto, festeggiato in mezzo a un gruppetto di antichi Martiri spoletani, e che viene detto Vescovo dell’antica città umbra, raffigurato nei celebri mosaici bizantini di Sant’Apollinare Nuovo, a Ravenna, nel corteo dei Martiri biancovestiti. Certamente Vescovo fu il San Sabino festeggiato l’11 dicembre, e la cui figura storica è un po’ più precisa. Pare che fosse milanese, uno dei Diaconi di quella Chiesa.
Il Papa San Damaso, proprio festeggiato tra i Santi l’11 dicembre, lo inviò nel 372 al Concilio di Oriente, nel quale vennero discusse le dottrine ariane. Egli ritornò in Italia con lettere per i Vescovi di occidente, e poco dopo venne insignito egli stesso con la mitria vescovile e col pastorale. Fu vescovo di Piacenza per ben 45 anni, e visse molto a lungo - secondo la tradizione ben 110 anni. Anch’egli fu amico di Sant’Ambrogio, scambiando con lui varie lettere, e naturalmente fu zelante nel difendere la dottrina cattolica contro gli errori degli ariani. Morto l’11 dicembre del 420, la sua festa si celebra a Piacenza con maggiore solennità il 17 gennaio, perché in quella data le sue reliquie vennero trasferite nella Chiesa degli Apostoli, che da allora prese il nome di San Savino.