Nome: LEONE
Toscano di origine, nacque verso la fine del IV secolo e fu diacono sotto il Papa Sisto III. Mentre era impegnato in una missione in Gallia, seppe che il Papa era morto e che a Roma ci si orientava sul suo nome per l’elezione del nuovo Pontefice. Nel 440, eletto Papa prese il nome di Leone I. Si trovò a Roma a tener testa a una banda di eretici. Cominciò a cacciare i manichei da Roma e prese posizione contro un gruppo di priscilliani spagnoli. Ma era l’eresia monofisita, di Eutiche, che, in oriente, sosteneva che Gesù sussiste in una sola natura, quella divina, e che il suo corpo in fondo era solo apparente. Contro l’eresia dei monofisiti, che poteva portare un colpo mortale al Cristianesimo, Papa Leone, incrollabile nella fede cattolica, convocò il Concilio di Calcedonia (451) che affermò l’esistenza della natura umana e di quella divina nell’unica persona di Cristo. Il Papa e il Concilio di Calcedonia - che definirono la dottrina cristologica - ebbero un altissimo prestigio in tutta la Chiesa. Ispirandosi a questa dottrina, Leone I redasse la liturgia romana del Santo Natale, un vero inno a Cristo, Figlio di Dio incarnato, fatto uomo, l’Uomo-Dio. L’anno dopo, nel 452, egli si trovò a dover far fronte alle invasioni dei barbari, davanti ai quali, l’impero ormai infiacchito non era più in grado di opporre valida resistenza. Attila, re degli Unni, stava marciando con le sue orde verso Roma, preceduto dalla triste fama di essere “il flagello di Dio”, dove passava. Il Papa si recò a incontrarlo sul Mincio e riuscì miracolosamente a fermarlo con il prestigio della sua autorità di Vicario di Cristo e con l’intervento divino. Nel 455, un altro barbaro, Genserico, re dei Vandali, invase Roma e la saccheggiò, ma Leone I riuscì a impedire inutili stragi. Pur in mezzo a tante difficoltà , si dedicava al suo ministero pastorale, come dimostrano le sue opere giunte fino a noi: 96 sermoni, brevi ed eleganti dedicati a illustrare le solennità liturgiche, e 176 lettere, colme di dottrina, di calore paterno, di saggezza pastorale. Morì nel 461, dopo 21 anni di pontificato, uno dei più grandi della storia, tanto che egli fu detto: “Magno”: Leone il Grande.