CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO
della B.V. MARIA di FATIMA
O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.
Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell'amore di Dio e dei fratelli, sull'esempio della tua vita.
In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l'impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.
Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.
Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia.
O Maria, Vergine potente,
Tu grande illustre presidio della Chiesa;
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
difendici dal nemico e nell'ora della morte
accogli l'anima nostra in Paradiso!
Amen
Aiutami, Signore, ad essere come Maria
per tutti
colei che attende senza stancarsi,
che ascolta senza fatica,
che accoglie con bontà, che dà con amore.
Colei
che si è sempre certi di trovare
quando se ne ha bisogno.
Aiutami ad essere presenza sicura
a cui ci si può rivolgere quando lo si desidera;
ad offrire un’amicizia riposante,
che arricchisce con Te e per Te;
aiutami ad irradiare una pace gioiosa:
la Tua pace, Signore;
ad essere raccolta in Te,
ed accogliente con tutti.
Il Tuo pensiero non mi abbandoni
perchè io possa rimanere nella Tua verità
e non venir meno alla Tua legge d’amore.
E così, come Maria,
senza compiere opere straordinarie,
senza vanagloria, che io possa aiutare gli altri
a sentirti più vicino
perchè la mia anima
Ti accoglie ad ogni istante.
Amen
(Maria Pia Giudici)
• Credo in Dio
che creò la donna e l'uomo a sua immagine,
che creò il mondo
ed affidò ai due sessi la cura della terra.
• Credo in Gesù figlio di Dio scelto da Dio
nato da una donna, Maria,
che ascoltava le donne e le stimava,
che si fermava nelle loro case e parlava con loro del Regno,
che aveva donne come discepoli che lo seguivano e lo aiutavano con i loro beni.
• Credo in Gesù
che parlò di teologia con una donna
vicino ad un pozzo e le confidò
per la prima volta che Egli era il Messia
e la incoraggiò ad andare in città
a raccontare il grande evento.
• Credo in Gesù sul quale una donna
versò profumo nella casa di Simone
e che rimproverò gli uomini che la criticavano.
Credo in Gesù che disse che si sarebbe ricordato di quella donna
per quello che aveva fatto: servire Gesù.
• Credo in Gesù che curò una donna
in giorno di sabato e le restituì la salute
perché era un essere umano.
• Credo in Gesù che paragonò Dio
ad una donna che cerca una moneta perduta,
con una donna che spazza
cercando la moneta.
Racqhel C. Wahlberg
Santa Maria, Vergine del mattino,
donaci la gioia di intuire,
pur tra le tante foschie dell' aurora,
le speranze del giorno nuovo.
Ispiraci parole di coraggio.
Non farci tremare la voce quando,
a dispetto di tante cattiverie e di tanti peccati
che invecchiano il mondo,
osiamo annunciare che verranno tempi migliori.
Non permettere
che sulle nostre labbra il lamento prevalga mai
sullo stupore,
che lo sconforto sovrasti l'operosità,
che lo scetticismo schiacci l'entusiasmo,
e che la pesantezza del passato
ci impedisca di far credito sul futuro.
Aiutaci a scommettere con più audacia sui giovani,
e preservaci dalla tentazione di blandirli
con la furbizia di sterili parole,
consapevoli che solo dalle nostre scelte di autenticità
e di coerenza
essi saranno disposti ancora a lasciarsi sedurre.
Moltiplica le nostre energie
perché sappiamo investirle
nell'unico affare ancora redditizio sul mercato
della civiltà:
la prevenzione delle nuove generazioni
dai mali atroci che oggi rendono corto il respiro della terra.
Da' alle nostre voci la cadenza degli alleluia pasquali.
Intridi di sogni le sabbie del nostro realismo.
Rendici cultori delle calde utopie
dalle cui feritoie sanguina la speranza sul mondo.
Aiutaci a comprendere
che additare le gemme che spuntano sui rami
vale più che piangere sulle foglie che cadono.
E infondici la sicurezza di chi già vede l'oriente
incendiarsi ai primi raggi del sole.
Santa Maria, Vergine del meriggio,
donaci l'ebbrezza della luce.
Stiamo fin troppo sperimentando
lo spegnersi delle nostre lanterne,
e il declinare delle ideologie di potenza,
e l'allungarsi delle ombre crepuscolari
sugli angusti sentieri della terra,
per non sentire la nostalgia del sole meridiano.
Strappaci dalla desolazione dello smarrimento
e ispiraci l'umiltà della ricerca.
Abbevera la nostra arsura di grazia nel cavo della tua mano.
Riportaci alla fede
che un'altra Madre, povera e buona come te,
ci ha trasmesso quando eravamo bambini,
e che forse un giorno abbiamo in parte svenduto
per una miserabile porzione di lenticchie.
Tu, mendicante dello Spirito,
riempi le nostre anfore di olio
destinato a bruciare dinanzi a Dio:
ne abbiamo già fatto ardere troppo
davanti agli idoli del deserto.
Facci capaci di abbandoni sovrumani in Lui.
Tempera le nostre superbie carnali.
Fa' che la luce della fede,
anche quando assume accenti di denuncia profetica,
non ci renda arroganti o presuntuosi,
ma ci doni il gaudio della tolleranza e della comprensione.
Soprattutto, però, liberaci dalla tragedia
che il nostro credere in Dio
rimanga estraneo alle scelte concrete di ogni momento
sia pubbliche che private,
e corra il rischio
di non diventare mai carne e sangue
sull' altare della ferialità.
Santa Maria, Vergine della sera
Madre dell'ora in cui
si fa ritorno a casa,
e si assapora la gioia di sentirsi accolti da qualcuno,
e si vive la letizia indicibile di sedersi a cena con gli altri,
facci il regalo della comunione.
Te lo chiediamo per la nostra Chiesa,
che non sembra estranea neanch'essa
alle lusinghe della frammentazione,
del parrocchialismo,
e della chiusura nei perimetri segnati dall'ombra
del campanile.
Te lo chiediamo per la nostra città,
che spesso lo spirito di parte riduce così tanto
a terra contesa,
che a volte sembra diventata terra di nessuno.
Te lo chiediamo per le nostre famiglie,
perché il dialogo, l'amore crocifisso,
e la fruizione serena degli affetti domestici,
le rendano luogo privilegiato di crescita cristiana e civile.
Te lo chiediamo per tutti noi,
perché, lontani dalle scomuniche dell'egoismo
e dell'isolamento,
possiamo stare sempre dalla parte della vita,
là dove essa nasce, cresce e muore.
Te lo chiediamo per il mondo intero,
perché la solidarietà tra i popoli
non sia vissuta più come uno dei tanti impegni morali,
ma venga riscoperta come l'unico imperativo etico
su cui fondare l'umana convivenza.
E i poveri possano assidersi, con pari dignità,
alla mensa di tutti.
Santa Maria, vergine della notte
Santa Maria, vergine della notte.
Noi t'imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore,
e irrompe la prova, e sibila il vento della disperazione,
e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni,
o il freddo delle delusioni o l'ala severa della morte.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell'ora del nostro Calvario, tu,
che hai sperimentato l'eclisse del sole,
stendi il tuo manto su di noi, sicché fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai della nostalgia nel cuore dei naviganti,
e offri loro la spalla perché vi poggino il capo.
Preserva da ogni male i nostri cari che faticano in terre lontane.
E conforta, col baleno struggente degli occhi
chi ha perso la fiducia nella vita.
Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure.
Anzi, se nei momenti dell'oscurità ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu, vergine dell'Avvento,
stai aspettando la luce,
le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto
e sveglieremo insieme l'aurora. Cosi Sia
Don Tonino Bello
Santa Maria, compagna di viaggio
Santa Maria, Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo
le cose grandi che l'Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo
per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti
per mano,
e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana
verso coloro che si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta la "città"
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.