La porta Santa si è aperta e così siamo entrati nel Giubileo straordinario della Misericordia per sperimentare l'amore di Dio che consola, perdona e dona speranza. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona.
La festa dell’Immacolata è la prova evidente che il progetto di Dio è Misericordioso perché ci presenta la prima creatura che Lui ha preservato dal peccato.
Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell’amore, perché diventasse la Madre del Redentore dell’uomo.
Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono.
Maria Immacolata, la nuova Eva che deve partorire il nuovo Adamo, Gesù Cristo, è una luce che dà gioia al cuore, alimenta la speranza e, quest’anno, spalanca la Porta Santa della Misericordia. Tutti possiamo correre verso il Padre proclamando che noi siamo figli amati e che niente e nessuno può strapparci dalle sue braccia amorose.
Il NATALE di Cristo, coinvolge in un unica festa Gesù, Maria, e anche Giuseppe.
Il progetto del Padre prende letteralmente corpo, diventa concreto, verificabile, riempie il cuore di ogni uomo di quell’unica “pace” che da' senso alla vita qui, ora e poi, per sempre, nell’eterna comunione con Lui.
L’azione dello Spirito Santo nel grembo di Maria, sua sposa, ha dato vita al corpo di Cristo.
Quel corpo umano che gli permetterà di vivere come noi, con noi, ma soprattutto “per noi” fino al gesto supremo dell’amore obbediente che si immola sulla croce.
Quel corpo risorto che alimenta la nostra fame di eternità nel farsi cibo eucaristico.
Quel corpo mistico di cui facciamo parte come cellule vive che Lui riunisce in fraternità.
Il Natale è la manifestazione della gratuita tenerezza di Dio Padre, fatta carne; è la trasparenza della sua indomita, generosa misericordia.
La nascita a Betlemme rivela che il Figlio non vuole dominare la storia da posizioni di potenza, ma la vuole abitare nella semplicità di una famiglia povera; non vuole dominare con tattiche di forza, ma perseguire la concordia con strategie di non-violenza.
Chiediamo allo Spirito Santo di far nascere Cristo nei nostri cuori, per crescere in santità, finché saremo giunti alla perfezione, a misura dell'infinita grandezza di Cristo che riempie l'universo.
Questo è l'augurio natalizio per te che leggi, per i tuoi familiari, per tutti da parte mia e di Maria Rosa, Luisa e Tina che collaborano con me.
Don Ferdinando Colombo