di Don Ferdinando Colombo
Caro amico, cara amica,
come corre il tempo! Tanto più quando l'aumento della temperatura ti annuncia che forse potrai prenderti qualche giorno libero dall'assillo del lavoro.
Approfittane per ascoltare lo Spirito che dal profondo del cuore ti invita a ringraziare il Padre per il grande dono della vita e ti suggerisce di vivere il servizio al prossimo in comunione con Gesù.
La tradizione cristiana ci suggerisce di continuare la meditazione sull'Amore incondizionato di Dio per noi, che nel mese di giugno ha trovato la sua icona nel Costato di Cristo squarciato dal soldato: «Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini».
Per questo nel mese di luglio la nuova icona è rappresentata dal Sangue di Cristo e il pensiero corre a quel momento in cui Gesù ha preso nelle sue mani una coppa di vino e ha invitato ciascuno degli apostoli a berlo, a nutrirsene, perché quello è il suo sangue, la sua vita condivisa con noi.
Sei "consanguineo" di Cristo, sei partecipe della sua decisione di amare fino all'effusione del sangue, ma anche della sua vita nuova e definitiva manifestata dalla Risurrezione.
San Paolo proclamava ai cittadini di Roma che "per mezzo del battesimo che ti ha unito alla sua morte, sei dunque stato sepolto con lui, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la potenza gloriosa del Padre, così anche tu viva una nuova vita».
Cristo ti associa alla sua vicenda, cioè al progetto che condivide con il Padre: fare in modo che ogni creatura umana scopra che Dio è "un Abbà, un papà" che vuole la pienezza di vita dei suoi figli, che li vuole fratelli tra di loro: per questo li unisce con questo vincolo meraviglioso che è il suo sangue.
Quando ci consegna il suo corpo e il suo sangue l'impegno conclusivo è: «Fate questo, in memoria di me».
Fate questo: date anche voi il vostro corpo e il vostro sangue per la pienezza di vita delle persone che fanno parte della vostra esperienza umana.
Hai scelto un coniuge per vivere nell'amore? Allora dai il tuo corpo e il tuo sangue, tutta la tua vita, per il tuo coniuge. È quello che farebbe Cristo al tuo posto, è quello che ora Cristo può effettivamente fare, solo se tu lo farai.
Hai generato un figlio? Accompagnalo nella sua crescita perché scopra, modellandosi sulla tua vita, che può vivere fidandosi di Dio Padre, perché vede che tu consideri Dio un vero papà; il tuo amore paterno o materno sarà per lui l'esperienza che gli farà credere che la vita vale quando è donata, come ha fatto Cristo.
La meditazione sulla comunione al Sangue di Cristo ti fa prendere coscienza che Dio si fida talmente di te da chiederti di essere il nuovo Cristo in terra per la tua gente.
Per questo con san Paolo puoi esclamare: «ora vivo per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo. Non son più io che vivo: è Cristo che vive in me. La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me».
Fai tua la preghiera che è fiorita sulle labbra di Sant'Ignazio di Loyola:
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere che io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell'ora della mia morte chiamami.
Fa ch’io venga a lodarti con i tuoi santi
nei secoli dei secoli. Amen.