Carissimo, carissima,
ci troviamo nella settimana più preziosa dell'anno liturgico perché è ricamata in ogni particolare dal progetto di Dio Padre che ci vuole suoi figli, è cesellata dall'azione dello Spirito Santo che riproduce in ciascuno di noi il volto di Cristo morto e Risorto ed è resa splendida dal sangue di Cristo che come un manto di porpora avvolge il nostro Re che ha scelto come trono la Croce.
Non posso che farti l'augurio di viverla in comunione di spirito con questi tre protagonisti. Chiedi a Gesù che ti prenda per mano, ti faccia ripercorrere il suo passaggio dalla morte alla vita. Accompagnandolo, passo a passo, mentre si immola per la tua salvezza, chiedigli che ti permetta di conoscere e condividere nello Spirito Santo il suo appassionato dialogo con Abbà, il Padre suo e Padre tuo.
Nell'Eucaristia del Giovedì Santo ti dice: Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con te. Ti lava i piedi per liberarti dalle tue colpe. Ti dona se stesso, il suo corpo e il suo sangue, come nuova alleanza. Così diventi consanguineo con Lui, un solo corpo con Lui, identificato con Lui. Avendo amato i suoi, li amò sino alla fine, fino al punto supremo, fino al dono totale. Prendi e mangia, questo è il mio Corpo; bevi, questo è il mio Sangue.
Nella notte della cattura ha un profondo colloquio in cui Cristo parla di te al Padre: Abbà conserva uniti a te quelli che mi hai affidati; voglio che... siano una cosa sola come noi; che dove sono io, siano anche quelli che tu mi hai dato.
Nell'orto degli ulivi si identifica totalmente con te, con le paure profonde di ogni uomo e fa scaturire questa tua preghiera: Abbà passi da me questo calice, ma sia fatta la tua volontà.
Nella Passione del Venerdì Santo si consegna a te, ai suoi crocifissori: Abbà perdona loro... Abbà a te riconsegno il mio spirito... La lancia apre il fianco di Gesù, apre la porta del Tempio dell'Amore, per sempre e per tutti. Ecco la via nuova e vivente che ci permette di entrare nel Santuario celeste, nel Cuore di Dio per fare esperienza di essere figli amati, nei quali Abbà si compiace.
La mattina di Pasqua tutto rinasce nella nuova creazione: Pace a te. Come Abbà ha mandato me, così io mando te. Ricevi lo Spirito Santo. Sì, proprio a te lo dice. Cristo ti manda nel mondo e per questo ti fa un dono indispensabile: "Ricevi Lo Spirito Santo". Così sarai dono d'amore per ogni persona che abbraccerai augurandole Buona Pasqua.
Don Ferdinando Colombo