di Don Ferdinando Colombo
Caro amico, cara amica,
Anno nuovo, vita nuova. Siamo entrati nel nuovo anno sociale imprimendo alla nostra volontà uno scatto di nuova energia per usare con maggior generosità i doni che Dio ha posto nelle nostre mani.
Il tempo di cui disponiamo è un dono gratuito che il Buon Dio ci affida.
Questo dono non è un vuoto da riempire, ma è una ricchezza sovrabbondante da spendere in gesti d'amore.
Dio Padre, infatti, nel consegnarci nuovi giorni li arricchisce con la sua presenza generatrice di vita. Siamo suoi figli che Egli plasma e fa crescere di giorno in giorno perchè vuole che arriviamo «alla statura del Figlio primogenito, Gesù».
Lo Spirito Santo che, dal Battesimo, impregna la nostra persona con la forza del Suo amore, ci dona, attimo per attimo, la luce e la forza che accompagnano e illuminano le nostre scelte, permettendoci di trasformarle in relazioni umane,
in esperienze costruttive nel tempo e per l’eternità.
Così viviamo nel tempo, ma destinati a superarlo.
Camminiamo sulla terra, ma con il cuore nel cielo.
Seminiamo piccoli gesti d’amore e prepariamo un raccolto che durerà per sempre.
Siamo fragili e incerti, ma ci tiene per mano Colui che ci ha generati alla vita e non ci abbandonerà mai.
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Gennaio per noi salesiani è illuminato dalla festa di San Giovanni Bosco che proprio il 31 gennaio 1888 entrava nell'abbraccio del Padre. Lasciava l'esperienza terrena con il fisico consumato dalla sua dedizione all'educazione dei ragazzi. In pochi decenni la Chiesa ce lo riconsegnava pieno di vita come Padre e Maestro dei giovani; anche ora splende sul mondo intero come la stella dell'educazione.
Mamma Margherita l'aveva partorito il 16 agosto 1815 e per questo festeggiamo il Bicentenario della sua nascita riproponendo la sua esperienza a chi crede nell'importanza di preparare ed educare i futuri cittadini: «COME DON BOSCO, CON I GIOVANI, PER I GIOVANI».
Come genitori, come educatori, preghiamolo insieme:
Ci rivolgiamo a te, don Bosco,
che non smetti mai di essere un punto di riferimento
per tutti i giovani e per chi ha a cuore il loro vero bene.
Donaci la capacità di guardare i giovani con il tuo sguardo:
di essere in mezzo a loro presenza educativa significativa,
attenta a cogliere le loro necessità e i loro “segnali”;
presenza che sa incoraggiare e far emergere le loro risorse migliori,
perché prendano in mano se stessi e il proprio futuro.
Donaci la capacità di amarli con il tuo cuore:
di essere sempre dalla loro parte e di difendere i loro diritti,
perché vivano la vita come un dono e si sentano figli amati da Dio.
Fa che sentiamo sempre al nostro fianco la presenza materna dell'Ausiliatrice che sostiene il nostro cammino per vivere nella speranza e per impegnarci fino in fondo nel presente.
Don Ferdinando Colombo