Un programma di vita e di impegno
Saluto con grande piacere e grande affetto tutta la nostra Famiglia Salesiana in tutto il mondo, in questa occasione speciale nella quale il 27° Capitolo Generale dei salesiani ha eletto il nuovo Successore di don Bosco.
Ieri tutti noi del Capitolo sentivamo che come membri della Famiglia Salesiana stavamo vivendo un momento davvero speciale per tutta la Famiglia Salesiana del mondo, con la consapevolezza di ciascun Gruppo, ciascun ramo, ma con un tronco comune che è il legame con lo spirito e il carisma di don Bosco.
Sono molto felice. Siamo molto felici. E vorrei, oltre a farvi questo saluto davvero caloroso e fraterno, vorrei farvi questa semplice sottolineatura.
Se qualcosa dobbiamo garantire come Famiglia Salesiana, credo che sia soprattutto che questa realtà che è propria e genuina del carisma salesiano come suole manifestarsi in tutti i rami e Gruppi, continui ad avere una grande vita, una grande vitalità.
Se qualcosa non può essere messo in discussione, se qualcosa non può essere trascurato è l’identità del carisma salesiano alla quale tutti noi con le nostre specificità siamo garanti.
Credo, come senza dubbio condividerete voi, che stiamo vivendo un tempo molto bello anche nella nostra Chiesa, tempo che è possibile ora perché prima ci sono stati altri momenti molto speciali.
E, pensando a noi, credo che potremmo dire semplicemente questo: questo momento ci invita, con la nomina del nuovo Successore di don Bosco, a porci nella dinamica alla quale Papa Francesco invita tutta la Chiesa.
Una dinamica di autenticità, una dinamica di vero spirito evangelico, come anche noi Salesiani di don Bosco desideriamo senza dubbio trovare e purificare nel nostro Capitolo Generale.
In questo cammino di ricerca è indubitabile che sempre nei nostri cuori, nei nostri documenti, nelle nostre carte di identità, c’è stata l’opzione per gli ultimi, l’opzione per i più poveri, l’opzione per gli emarginati.
Per noi è qualcosa che ripetiamo da 150 anni.
E Papa Francesco lo ha detto molto fortemente con l’andare alla periferia e non escludere la periferia.
È un invito a continuare su un cammino di autenticità, una grande autenticità rispetto a ciò che ci è proprio. Una grande forza che abbiamo, che senza dubbio è servizio e con la quale stiamo servendo la Chiesa, è l’essere un tronco con molti rami, un tronco rigoglioso, come è la Famiglia Salesiana.
Esistiamo non per noi stessi, non per contemplare noi stessi, ma per andare lontano, andare là dove altre forze non potrebbero arrivare e, per quanto è possibile, portare frutto.E il frutto non è, né più né meno, che continuare a costruire una umanità migliore, che sia impregnata soprattutto della presenza del Signore Gesù Risorto e della forza del suo Vangelo.
Se saremo fedeli a tutto questo, come Famiglia Salesiana, staremo realmente rispondendo a ciò che il mondo può attendere dalla nostra Famiglia in questo 21° secolo.
A tutti un abbraccio sincero e carico di affetto.
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Il Consiglio generale ora è composto, oltre al Rettor Maggiore.
Sono nuovi alcuni Consiglieri: Don Ivo Coelho (Formazione), Don Americo Chaquisse (Regione Africa-Madagascar), Don Timothy Ploch (Regione Interamerica), Don Tadeusz Rozmus (Regione Europa Nord), Don Stefano Martoglio (Regione Mediterranea).
Altri Consiglieri hanno cambiato incarico: Don Francesco Cereda (Vicario), Don Guillermo Basanes (Missioni), Don Klement Vaclav (Regione Asia Est – Oceania).
Altri ancora confermati: Don Fabio Attard (Pastorale giovanile), Don Filiberto Gonzalez (Comunicazione sociale), Sig. Jean Paul Muller (Economia), Don Natale Vitali (Regione America Cono Sud), Don Maria Arokiam Kanaga(Regione Asia Sud).
Grazie per il servizio che ci si prepara a compiere.