di Don Ferdinando Colombo
è tempo di fidanzamento, tempo di intimità, di conoscenza approfondita, di preparazione ad un amore profondo e duraturo. Questa è la Quaresima. Il profeta Osea ci ricorda che quando Dio ha voluto affascinare il suo Popolo per stringere con lui un patto eterno, l’ha portato nel deserto per poter parlare al suo cuore.
Deserto non per fare penitenza, ma per farci sperimentare che non abbiamo altri sostegni se non Dio: Lui accompagna la nostra vita, la orienta, ci difende da minacce insidiose che serpeggiano perfino nei nostri cuori, ci cura le ferite, ci nutre, si unisce a noi.
Papa Francesco nel suo Messaggio per la Quaresima sottolinea il desiderio di prossimità di Gesù che non esita a donarsi e sacrificarsi per ciascuno di noi. Da ricco che era si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà. «La povertà di Cristo che ci arricchisce è il suo farsi carne; lo fa per mettersi in mezzo alla gente, bisognosa di perdono, in mezzo a noi peccatori, e caricarsi del peso dei nostri peccati».
Con lo sguardo già orientato alla Pasqua meditiamo sulla scelta di Cristo che si è spogliato, svuotato, per rendersi in tutto simile a noi proprio per poter realizzare la comunione d’amore con ciascuno di noi. «Il suo è un amore trasformante che ci rende capaci di diventare figli nel Figlio, fratelli nel Fratello Primogenito».
In una esistenza spesso frammentata e lacerata da mille diverse esigenze è essenziale trovare un punto fermo di riferimento. In questa Quaresima potremo trovarlo nell’ascolto della Parola di Dio, accompagnata dalla preghiera, affinché possa svolgersi il colloquio tra noi e Dio. Una lettura orante della Scrittura, sull’esempio di Maria che la meditava nel suo cuore, ci permetterà di unificare la nostra vita inserendola nel disegno di salvezza.
Buon cammino quaresimale