di Don Ferdinando Colombo Sdb
Lettore: L'Avvento ci prepara a celebrare nel mistero del Figlio di Dio fatto uomo, l'inizio della nostra salvezza, e insieme suscita in noi l'attesa della seconda venuta del Signore, quando la storia della salvezza raggiungerà il suo compimento. Ma già nell'ora della nostra morte il Signore verrà per ciascuno di noi.
Maria Immacolata brilla davanti a noi come modello da imitare, ma soprattutto come materna compagna di viaggio verso Gesù. Preghiamo quindi e vegliamo perché, secondo la parola del Vangelo, il Signore alla sua venuta ci trovi vigilanti.
Lettore: Oggi Dio ti chiama, vuole parlare al tuo cuore: (Isaia 43, 1-4.5)
«Così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo. Non temere, perché io sono con te».
Ritornello cantato: Misericordias Domini in aeternum cantabo.
Gesù, quanto mi hai amato! / Tu non sei rimasto nei tuoi cieli altissimi
a goderti la perfezione del tuo paradiso. / Ti sei incarnato per incontrare me!
Per me hai conosciuto la fatica, la stanchezza, la paura, l'angoscia.
Per me hai accettato gli insulti, l'incomprensione, la sofferenza. / Per me sei morto!
Tu hai preso i chiodi da me, e mi hai donato il perdono.
Hai preso le spine da me, e mi hai donato la speranza.
Hai preso gli insulti da me, e mi hai donato comprensione e misericordia.
Hai preso la violenza da me, e mi hai dato la tua bontà.
Hai preso l'indifferenza da me, e mi hai donato la tua tenerezza.
Hai preso l'ingiustizia da me, e mi hai donato la pace e la gioia.
Hai preso la morte da me, e mi hai dato la vita.
Hai preso il peccato da me, e mi hai dato l'innocenza. RIT.
Tu mi hai amato così, e io tante volte mi sono allontanato da te cercando la felicità altrove...
Ora capisco che l'amore infinito che cercavo / Posso trovarlo solo qui nel tuo cuore.
Io sono povero. Gesù, / non so amarti come tu mi ami, ma voglio donarti quello che sono:
ti offro il mio desiderio di amare, / i miei sogni di felicità e di libertà,
ti offro la mia fragilità, la mia ipocrisia.
Ti offro il mio peccato, te lo presento come il pane e il vino
che all'altare tu trasformi nel tuo corpo, nella tua persona.
Ti prego, Gesù, prendi il mio peccato / e trasformalo nel tuo perdono! RIT.
SILENZIO per meditare
Lettore: (Isaia 49, 8.14-16)
Dice il Signore: «Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Sion ha detto: «II Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il Figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherà mai.
Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani.
Rit. Magnificat, magnificat, anima meam Dominum, Magnificat, magnificat, magnificat anima mea
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. RIT.
Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. RIT
SILENZIO per meditare
Lettore: (Efesini 1,4-6) Prima della creazione del mondo Dio ci ha scelti per mezzo di Cristo, per renderci santi e senza difetti di fronte a lui. Nel suo amore Dio aveva deciso di farci diventare suoi figli per mezzo di Cristo Gesù. Così ha deciso, perché così ha voluto nella sua bontà. A Dio dunque sia lode, per il dono meraviglioso che egli ci ha fatto per mezzo di Gesù suo amatissimo Figlio
Con Maria cantiamo le lodi del Signore
L'anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente * e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria…
SILENZIO per meditare
Non dire Padre, se ogni giorno non ti comporti da figlio.
Non dire nostro, se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire che sei nei cieli, se pensi solo alle cose terrene.
Non dire sia santificato il tuo nome, se non lo onori.
Non dire venga il tuo regno, se lo confondi con il successo materiale.
Non dire sia fatta le tua volontà, se non l’accetti quando è dolorosa.
Non dire donaci oggi il nostro pane, se non ti preoccupi della gente che ha fame,
Non dire perdona i nostri debiti, se conservi un rancore verso tuo fratello.
Non dire non lasciarci cadere nella tentazione, se hai intenzione di continuare a peccare.
Non dire liberaci dal male, se non prendi posizione contro il male.
Non dire Amen, se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro.
INTENZIONI DI PREGHIERA SPONTANEE
Cantiamo il Padre nostro
Preghiamo. O Dio, che all'inizio hai creato la luce, per dissipare le tenebre del mondo, fa' sorgere su di noi lo splendore della tua gloria, Cristo tuo Figlio; la sua venuta vinca le tenebre del male e ci riveli al mondo come figli della luce. Per Cristo nostro Signore. Amen.