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Giugno, Solennità del Sacro Cuore di Gesù
di Don Ferdinando Colombo
Quando il colpo di lancia squarcia il costato di Cristo dal suo Cuore scaturiscono acqua e sangue:
• l'acqua della vita, l'acqua del Battesimo, che con la forza dello Spirito Santo ci rende figli suoi;
• il sangue versato per amore, il sangue dell'Eucaristia che ci nutre e ci raccoglie in Comunità.
Così si esprime San Giovanni Paolo II: «Dal Cuore del Figlio di Dio, morto sulla croce, è scaturita la fonte perenne della vita che dona speranza ad ogni uomo. Dal Cuore di Cristo crocifisso nasce la nuova umanità, redenta dal peccato. L'uomo del Duemila ha bisogno del Cuore di Cristo per riconoscere che Dio è amore e per conoscere di essere amato; ne ha bisogno per costruire la civiltà dell'amore».
Se teniamo fisso lo sguardo sul Cuore di Gesù possiamo affrontare tutta la vita, ma soprattutto le inevitabili prove dolorose in comunione d'amore con Lui, come ci ha insegnato San Paolo: “completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).
Per questo la devozione al Sacro Cuore consiste:
• nell'accogliere e vivere questi doni che sgorgano dal Suo cuore: la vita nuova nel Sacramento della Riconciliazione e la comunione d'amore nel sangue dell'Eucaristia;
• nel fare nostri i sentimenti che hanno portato Gesù a donare la sua vita per noi, nutrendoci ogni giorno di Parola di Dio per trasformare il nostro cuore e renderlo misericordioso;
• nell'offrire tutte le azioni della giornata, le gioie e i dolori, in unione spirituale con l'offerta di Gesù al Padre, che si rinnova in ogni Eucaristia;
• nell'unirci in preghiera con Maria, che ritta ai piedi della Croce intercede per tutti gli uomini che le sono stati affidati come figli.
Il vero obiettivo della devozione al Sacro Cuore
è di trasformare il nostro modo di vivere e di amare, per divenire
• persone che si impegnano a far conoscere e testimoniare la Misericordia con cui il Signore Gesù ha dato nuovo slancio alla loro vita.
• persone che scelgono di vivere come Gesù e, in comunione con lui, intercedere per la conversione di chi compie il male, pregare per chi non prega, e riparare i danni del peccato;
Così il Cuore di Cristo non è più solo un simbolo, ma diventa sorgente della vita della Comunità cristiana e fa comprendere anche alle persone che non credono che il cristianesimo è la religione dell'amore fraterno, della solidarietà, del perdono, della Misericordia.
«La Misericordia – ha affermato Papa Francesco – costituisce l’architrave che sorregge la vita della Chiesa: la prima verità della Chiesa, infatti, è l’amore di Cristo».
Gesù, Amore misericordioso, io confido in Te.