31 gennaio - Festa di don Bosco > 9° diamante: IL PREMIO
“Il Paradiso non è fatto per i poltroni” (d.B, MB VII,7)
Meditazione
La vita eterna è questo: il Paradiso, cioè l’essere “con” Cristo nella gioia del Padre e questo supera tutto ciò che di gioioso, di grande e di bello possiamo pensare e immaginare.
Le verità “ultime” (morte, giudizio, inferno, paradiso) sono verità che ci interpellano: rappresentano il nostro destino definitivo. Ci dicono che la vita umana non finisce con la morte e quindi ci liberano dall’angoscia della morte come fine di tutto. Noi vogliamo vivere!
Il cristiano vive “nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il salvatore Gesù Cristo”. Un’attesa che è vigilanza per non lasciarsi prendere dal sonno e così accogliere il Signore che viene.
È questo il senso del diamante denominato ‘Premio’. Noi cristiani sappiamo che la Vita Eterna, il Premio, è la grande promessa del Vangelo. Non è una vaga sopravvivenza e neppure la semplice immortalità dell'anima, ma la vita senza fine della persona con tutte le sue dimensioni, corporee e spirituali, con tutte le sue relazioni con gli altri, col mondo e con Dio. È la vita nella Gloria di Dio. Il Vangelo non promette la vita eterna a parole, ma con l'annuncio di un fatto reale: la risurrezione di Gesù. Il Vangelo è bella notizia, proprio perché non termina con il racconto della sepoltura di Gesù e della tomba vuota, ma con la novità della risurrezione e della vita eterna in Dio.
Un giovane che vive con questa prospettiva fa del suo quotidiano il luogo di incontro gioioso con Dio e i fratelli.
Recentemente, al Convegno di Verona, la Chiesa italiana ha ribadito che il centro della testimonianza cristiana è il Crocifisso Risorto! Dunque è questa la speranza viva che la Chiesa vuole offrire agli uomini di oggi.
Vedere, incontrare e comunicare il Risorto
- è il compito del testimone cristiano
- è il cammino per tenere viva la speranza
- è il compito di un giovane che ha chiara la prospettiva della vita piena con Dio.
Don Bosco ha consumato le sue forze migliori per trasmettere questa certezza ai suoi giovani: «Ho più caro il Paradiso che tutte le ricchezze del mondo». «Nelle fatiche e nei patimenti non dimenticare mai che abbiamo un gran premio preparato in Paradiso». «Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto!».
«Il Paradiso non è fatto per i poltroni!». Anche le parole al termine della sua vita sono particolarmente significative e commoventi: «Di’ ai giovani che li aspetto tutti in Paradiso».
Preghiamo: chiediamo a Maria e a don Bosco di intercedere per la nostra salvezza, per quella dei ragazzi e dei giovani, e delle persone a noi care.
Impegno: Mi spendo con gioia nell’animazione dei ragazzi e rinnovo il mio “frate o non frate, io sto con don Bosco”
'Due sono le ali
per volare al cielo:
la confessione e la comunione'
Sac. Gio. Bosco
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