Newsletter Sacro Cuore n. 12 - Dicembre 2021 - Bologna - 26.11.2021
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Un Dio che si fa uomo,
perchè l'uomo possa farsi Dio.
 
Per l'immenso dono della tua 
incarnazione, passione, morte e risurrezione,
noi ti contempliamo, ti adoriamo e preghiamo.
 
Fermati e pensa, rifletti, contempla, prega.
Dall'eternità  Padre, Figlio e Spirito Santo, hanno previsto e desiderato con infinita Misericordia, che tutti noi, semplici creature,  potessimo entrare a far parte della relazione d'amore che unisce le tre persone della Trinità, per sempre.
 
La strada che hanno scelto per realizzare questo progetto è la più semplice e la più umana, quella da cui tutti siamo passati: il grembo di una donna, il grembo di Maria.
 
Dall'eternità Maria è stata voluta, amata, preparata come un capolavoro perfetto perchè potesse dare carne e sangue al Figlio di Dio.
Il cuore vivo di questo progetto è Gesù, il Figlio che si fa uomo, uomo perfetto e quindi è il nuovo Adamo, e dà origine ad un'umanità nuova.
• Proprio per questo, Maria, scelta per generarlo, è davvero la nuova Eva, la donna perfetta, come Dio l'ha sognata da sempre. 
 
La Trinità ha realizzato in lei un capolavoro riempiendola del loro amore, così lei è stata in grado di collaborare pienamente a questo meraviglioso progetto che apre a tutti noi le porte della vita definitiva.
Per cantare la bellezza di Maria, piena di grazia, piena d'amore, la Chiesa la festeggia Immacolata.
E noi la ammiriamo mentre stringe tra le braccia quel tenero bambino in cui è presente la Santissima Trinità nel Figlio incarnato e la proclamiamo Madre di Dio.
 
Ascoltiamo un filosofo francese,  Jean-Paul Sartre, che mentre era prigioniero a Treviri nel 1941, ebbe una autentica illuminazione e si espresse così: 
 "Sul volto di Maria è apparso uno stupore che non apparirà mai più sul volto di una creatura.
Maria, infatti, è l'unica creatura che, stringendo al petto Suo Figlio, può dirgli: «Dio mio!». 
Ed è l'unica creatura che, pregando il Suo Dio, può dirgli: «Figlio mio!». 
L’ha portato nove mesi e gli dà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. 
Il Cristo è il suo bambino. 
Maria sente nello stesso tempo che Gesù è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio. 
Lo guarda e pensa: «Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. 
È fatta di me, ha i miei occhi e la forma della sua bocca è la forma della mia. 
Mi assomiglia. È Dio e mi assomiglia!».
Un Dio piccolo che si può prendere fra le braccia e coprire di baci, un Dio caldo che respira e sorride".
 
Auguri! 
Ti auguro che meditando sull'Immacolata e sul Natale il tuo cuore esploda in un inno di lode e di ringraziamento all'infinita Misericordia del Padre, del  Figlio e dello Spirito Santo che nella donna nuova, Maria, e soprattutto nell'uomo nuovo, Gesù, mostrano concretamente quello che hanno preparato anche per te, per me, per tutti.
 

        Don Ferdinando Colombo

  

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