di Don Maurizio Spreafico SDB
I Salesiani in Medio Oriente
L’Ispettoria Salesiana d’Oriente intitolata a “Gesù Adolescente” (MOR) è stata canonicamente eretta il 20 gennaio 1902, dal Beato don Michele Rua. Erano trascorsi appena dieci anni dall’arrivo dei primi salesiani in Terra Santa; essi vi giunsero infatti in tre scaglioni nell’anno 1891.
Il terreno però era stato non solamente preparato, ma ben arato e coltivato, da don Antonio Belloni, fondatore dell’Orfanotrofio di Betlemme e della Congregazione della Sacra Famiglia. Già nel 1893 lo stesso canonico Belloni e circa metà dei suoi confratelli erano entrati nella congregazione salesiana professandone i voti e le regole. Facendosi salesiano, oltre alla casa di Betlemme, don Belloni portava con sé “in dote” la scuola agricola di Beitgemal, il noviziato di Cremisan e il vasto terreno su cui in seguito sarebbe sorta la casa di Nazareth. Don Belloni morì nel 1903 ed è tuttora ricordato come il “padre degli orfani”.
Successivamente l’Ispettoria si sviluppò negli altri Paesi del Medio Oriente: in Egitto nel 1896, in Turchia nel 1903, in Iran nel 1937, in Siria nel 1948, in Libano nel 1952. Per alcuni anni (1976-1998) l’Ispettoria MOR comprendeva anche alcune presenze in Etiopia. Attualmente l’Ispettoria comprende 15 presenze con un centinaio di confratelli: 5 in Terra Santa, 3 in Egitto, 3 in Siria, 2 in Libano, una in Turchia e una in Iran.
A Betlemme
I Salesiani a Betlemme lavorano a favore dei ragazzi palestinesi cristiani e musulmani della zona attraverso la Scuola tecnica, i Corsi professionali e l’Oratorio.C’è anche la presenza di un piccolo Centro artistico per la lavorazione del legno d’ulivo, la ceramica e la madreperla. C’è un interessantissimo Museo internazionale della natività con circa 250 presepi provenienti da tutto il mondo. C’è poi l’attività del forno, che aiuta varie famiglie bisognose con il dono del pane. C’è infine una bella chiesa dedicata al Sacro Cuore, dove si celebra la Messa festiva.
A Nazareth
I salesiani a Nazareth lavorano a favore dei ragazzi arabi israeliani attraverso la scuola primaria e secondaria con indirizzo tecnologico. Ci sono oltre 600 studenti, di cui circa il 35% cristiani e il 65% musulmani. C’è poi l’attività dell’Oratorio, specialmente nel fine-settimana. Inoltre c’è una Basilica molto bella dedicata a Gesù Adolescente, dove si celebra la Messa festiva, visitata da vari gruppi di turisti e pellegrini.
A Beitgemal
La casa custodisce la memoria del sepolcro di Santo Stefano e del Venerabile Simone Srugi, salesiano laico originario di Nazareth. Beitgemal si caratterizza per essere una presenza di Chiesa in pieno contesto ebraico, attraverso l’accoglienza di numerosi visitatori in prevalenza ebrei e immigrati dei Paesi dell’Est, cristiani di fatto, di tradizione o di desiderio. Questi visitatori sono indubbiamente attratti dalla bellezza del luogo, ma trovano qui l’opportunità di una catechesi essenziale sul cristianesimo e anche un interessante servizio di diffusione della Parola di Dio e di altri testi religiosi in varie lingue. La casa poi si caratterizza anche per l’accoglienza di gruppi e – con l’aiuto del VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo – per la coltivazione della campagna (vigna e oliveto).
A Cremisan
Per molti anni questa casa è stata un Centro di formazione per gli studenti di teologia provenienti dalle varie parti del mondo, che poi, nel 2004, si sono trasferiti a Gerusalemme. Cremisan è famosa per la sua cantina e la relativa azienda viti-vinicola, attività avviata fin dal 1875 e che continua ancora oggi con modalità nuove di produzione e di organizzazione del lavoro, grazie anche all’aiuto del VIS. La casa si caratterizza anche per l’accoglienza di persone e di gruppi. Si vorrebbe nel futuro trasformare questa presenza a Cremisan in un Centro di formazione permanente e di spiritualità per la Famiglia Salesiana di tutto il mondo.
A Gerusalemme
A partire dall’anno accademico 2004-2005 si è trasferito da Cremisan a Gerusalemme lo Studentato Teologico Internazionale con l’insegnamento in lingua inglese, favorendo così l’iscrizione di giovani confratelli dalle diverse parti del mondo. Oltre ai confratelli salesiani che sono circa 40, frequentano i corsi anche religiosi di altre congregazioni e alcuni laici.