Con Gesù e con Maria a Nazareth:
nella casa della Misericordia
In questo mese di ottobre il pensiero si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in quest'ultimo scorcio dell'Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio.
La casa di Nazareth è il primo santuario della misericordia divina ed è proprio lì che Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne.
Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù.
«Nell’Anno della Misericordia, ogni famiglia cristiana possa diventare luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del perdono. Quanto ci fa bene pensare che Maria e Giuseppe hanno insegnato a Gesù a recitare le preghiere! E anche ci fa bene sapere che durante la giornata pregavano insieme; e che poi il sabato andavano insieme alla sinagoga per ascoltare le Scritture della Legge e dei Profeti e lodare il Signore con tutto il popolo». (papa Francesco 27 dicembre 2015)
Il riferimento all’indulgenza nell’Anno Santo della Misericordia acquista un rilievo particolare. Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio però è più forte anche di questo.
Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell’amore piuttosto che ricadere nel peccato.
La Chiesa vive la comunione dei Santi. La loro santità viene in aiuto alla nostra fragilità, e così la Madre Chiesa è capace con la sua preghiera e la sua vita di venire incontro alla debolezza di alcuni con la santità di altri.
Vivere dunque l’indulgenza nell’Anno Santo significa accostarsi alla misericordia del Padre con la certezza che il suo perdono si estende su tutta la vita del credente.
Indulgenza è sperimentare la santità della Chiesa che partecipa a tutti, i benefici della redenzione di Cristo, perché il perdono sia esteso fino alle estreme conseguenze a cui giunge l’amore di Dio.
La Giornata Missionaria Mondiale. La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona. Ad ogni battezzato è affidata questa missione: «Annuncia ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te» e «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso».
Salve Regina, Madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo esuli figli di Eva,
a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo grembo.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria.