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 Festa della Divina Misericordia

 

La Pasqua ci ha immersi nell'amore misericordioso di Dio, rivelato in pienezza nella morte e risurrezione di Gesù.

«Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!». È il grido di papa Francesco in questo Anno Santo della Misericordia che il 3 aprile, Domenica dopo Pasqua, celebra la festa della Divina Misericordia come ha chiesto Gesù stesso.

 

Era il 1931 quando Gesù comparve ad una semplice suora polacca, suor Faustina Kowalska, e le disse quello che anche Papa Francesco ora ha scritto lanciando l'Anno Santo: la Misericordia è l’architrave dell’annuncio cristiano. Gesù chiese a questa suora di far dipingere e diffondere il quadro con la sua immagine, di celebrare la festa della Divina Misericordia proprio nella domenica dopo Pasqua e di pregare con questa invocazione:

 

Gesù, Amore Misericordioso, io confido in te.

 

Nel convento di suor Faustina a volte si fermava a pregare un giovane lavoratore che voleva farsi prete: Karol Wojtyła. Non sapeva niente delle visioni di suor Faustina che intanto nel 1938 muore a soli 33 anni. Poi Karol diventa Prete, diventa Vescovo di Cracovia, raccoglie le testimonianze di questa suora, e infine diventa Papa.

 

Così è proprio Giovanni Paolo II che dichiara alla Chiesa la santità di suor Faustina. Nel 2002 a Cracovia inaugura il Tempio della Divina Misericordia e chiede a tutta la Chiesa che nella prima domenica dopo Pasqua si predichi e si viva la Divina Misericordia.

Giovanni Paolo II ha chiuso i suoi occhi alla vicenda terrena proprio il 2 aprile 2005, il sabato che precede la prima domenica dopo Pasqua, primi vespri della festa della Divina Misericordia. Queste coincidenze non sono casuali: è il filo rosso della Provvidenza che ricama la nostra vita anche quando noi non ce ne accorgiamo.

 

Nel quadro che proprio Santa Faustina ha fatto dipingere su ordine di Gesù, i due raggi, bianco e rosso sgorgano dalla ferita del suo costato: quando il male del mondo squarcia il cuore di Cristo, si rivela la sua Misericordia e scaturiscono l’acqua e il sangue. L'acqua del Battesimo e della Riconciliazione che, per la forza dello Spirito Santo, ci dà la vita divina; e il sangue che nell’Eucarestia, unendoci a Cristo-Sposo, ci rende cellule vive del suo corpo che è la Chiesa.

 

Apriamo la porta del nostro cuore perché diventi la nostra Porta Santa. Riceveremo:

*          l'amore del Padre che ci fa suoi figli,

*          il perdono dei peccati che Gesù ci ha ottenuto a prezzo del suo
          Santissimo Sangue e che ci fa suoi fratelli,

*          i doni dello Spirito Santo che fa di noi la sua "sposa"
          appassionatamente amata.

 

Vi do un appuntamento. Restiamo uniti ogni giorno nella preghiera, soprattutto alle ore 8 del mattino, quando alla Celebrazione Eucaristica all'altare del Sacro Cuore a noi si uniscono spiritualmente più di 10.000 persone che da tutta l'Italia e dal mondo, da 49 conventi di clausura e da tante altre Comunità religiose, formano la "rete delle persone che pregano le une per le altre".

 

Con sincero affetto

                                 Don Ferdinando Colombo

  

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