Ecologia umana
In questo mese dedicato al giusto riposo e alla distensione ti propongo di riflettere sull'«Ecologia umana, ecologia dell'uomo». Il termine ecologia ha come significato originale: la cura e il rispetto della casa, dell'ambiente. Come avere "cura della casa comune"?
L’immagine della casa non si riferisce unicamente allo spazio (habitat) assegnato a ciascun vivente, alle forme di adattamento e alle interazioni tra gli esseri. Richiama la capacità propria dell’essere umano di elaborare un progetto originale del mondo come realtà «in cui tutti possono trovare il proprio posto e sentirsi “a casa”, perché è “cosa buona”» (Francesco, 2013). L'enciclica «Laudato si’, sulla cura della casa comune», è un appello a tutti gli uomini di buona volontà. (Stefania Falasca)
Dice papa Francesco: «Noi stiamo vivendo un momento di crisi; lo vediamo nell’ambiente, ma soprattutto lo vediamo nell’uomo».
Si tratta di una complessa crisi socio-ambientale. Uomini e ambiente, creazione e società sono tra loro collegati e dunque richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, l’esclusione e al tempo stesso per prendersi cura della natura. Si tratta di salvare l’uomo dalla sua distruzione e di edificare la società nella fratellanza e nel rispetto della natura.
«Ecologia umana ed ecologia ambientale camminano insieme» ha affermato più volte Francesco parlando di ecologia integrale, del legame fra ecologia ed economia, così come quello fra inquinamento ambientale e povertà, sistemi economici-finanziari perversi e cultura dello scarto.
Già Papa Paolo VI aveva detto: «attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, egli rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione. Non soltanto l’ambiente materiale diventa una minaccia permanente: inquinamenti e rifiuti, nuove malattie, potere distruttivo totale; ma è il contesto umano, che l’uomo non padroneggia più, creandosi così per il domani un ambiente che potrà essergli intollerabile: problema sociale di vaste dimensioni che riguarda l’intera famiglia umana. A queste nuove prospettive il cristiano deve dedicare la sua attenzione, per assumere, insieme con gli altri uomini, la responsabilità di un destino diventato ormai comune».
Giovanni Paolo II ha sviluppato la questione ecologica in termini di crisi morale nella sua Sollecitudo rei socialis, nella Centesimus annus e in diversi altri interventi, ponendo il legame tra "ecologia naturale" "ecologia umana" e "ecologia sociale".«È necessario porre l’attenzione al rispetto dell’uomo come essere «donato a se stesso da Dio», della propria «struttura naturale e morale, di cui è stato dotato» (Giovanni Paolo II C.A. n. 38).
Affermava ancora Benedetto XVI che «anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere. L’uomo non è soltanto una libertà che si crea da sé», e nella giornata per la pace il 1° gennaio 2007: «L’esperienza dimostra che ogni atteggiamento irrispettoso verso l’ambiente reca danni alla convivenza umana, e viceversa. Sempre più chiaramente emerge un nesso inscindibile tra la pace con il creato e la pace tra gli uomini. L’una e l’altra presuppongono la pace con Dio. La poesia-preghiera di San Francesco, nota anche come Cantico di Frate Sole, costituisce un mirabile esempio sempre attuale».
Papa Francesco fin dal giorno dell’inizio del suo pontificato il 19 marzo 2013 disse: «Custodire l’intera creazione è un servizio che il vescovo di Roma è chiamato a compiere». «La Chiesa cattolica è consapevole della responsabilità che tutti portiamo verso questo nostro mondo, verso l’intero creato, che dobbiamo amare e custodire» ribadì il giorno seguente nell’incontro con i rappresentanti delle Chiese e delle altre religioni invitandoli «nell’impegno comune a difesa della dignità dell’uomo, nella costruzione di una convivenza pacifica fra i popoli e nel custodire con cura il creato». I credenti hanno un motivo in più per essere buoni amministratori della natura, perché sanno che si tratta di un dono di Dio. L’interesse per la creazione, e dunque per il rapporto dell’umanità con essa, è un’istanza della fede biblica.
La tradizione cristiana non separa giustizia ed ecologia, condivisione della terra e rispetto della terra, attenzione alla vita dell’ambiente e cura per la qualità della vita umana.
Dopo questa prolungata riflessione, gioiosa e drammatica insieme, papa Francesco propone due preghiere, una che possiamo condividere tutti quanti crediamo in un Dio creatore onnipotente, e un’altra affinché noi cristiani sappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesù ci propone:
Preghiera per la nostra terra
Dio Onnipotente, che sei presente in tutto l’universo
e nella più piccola delle tue creature,
Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste,
riversa in noi la forza del tuo amore
affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle
senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati
e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo,
affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore,
a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature
nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni.
Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace.
Preghiera cristiana con il creato
Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza. Laudato si’!
Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria, ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura con la tua gloria di risorto. Laudato si’!
Spirito Santo, che con la tua luce
orienti questo mondo verso l’amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori per spingerci al bene. Laudato si’!
Signore Dio, Uno e Trino, comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo,
dove tutto ci parla di te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti con tutto ciò che esiste.
Dio d’amore, mostraci il nostro posto in questo mondo
come strumenti del tuo affetto per tutti gli esseri di questa terra,
perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro
perché non cadano nel peccato dell’indifferenza,amino il bene comune,
promuovano i deboli, e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita, per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si’!
Amen.